Nell’ambito del ricordo cittadino di Riccardo Coppo, Sergio Favretto, ha scritto il libro ” Coraggio e Passione RICCARDO COPPO il sindaco, le sfide “. Un libro intenso, dettagliato, dal quale Riccardo emerge come una figura dominante e per lungo periodo. Ed è stato così.
Non vengono però messi in evidenza e di fatto, neppure citati (evidentemente perché a Favretto, questo aspetto non è stato segnalato come invece avrebbe dovuto essere), gli interventi ed in generale la sua attività in merito alla notissima “Vicenda sulla Corte d’Appello”. Ma, si sa, su tale vicenda vi fu uno scontro dapprima sotterraneo e poi sempre più duro e palese con Alessandria. Non posso qui oltre dilungarmi, e richiamo il mio III Libro ” La Caduta di Casale La Corte d’Appello”, nel quale ho riportato, in buona parte, un grandioso articolo-intervento di Riccardo sul giornale Il Monferrato del 6 giugno 2003, a due anni dall’inizio della contesa con Alessandria. Nel libro ho fatto precedere il testo del intervento, fra l’altro, da queste parole” Il documento, che merita di essere letto per intero, era l’evidente speranzoso tentativo che Alessandria si ritirasse dalla contesa e che la Provincia appoggiasse la candidatura di Casale. Le argomentazioni espresse erano ineccepibili come indica lo stesso titolo che il giornale (Il Monferrato) diede al documento “Una Provincia policentrica”.
Il detto documento venne ufficializzato come manifestazione del Comune di Casale Monferrato, sottoscritto dal Sindaco, dal presidente del Consiglio Comunale e dai capigruppo di maggioranza e di opposizione, ma fu scritto e letto preventivamente da Riccardo Coppo in una riunione alla quale partecipai anch’io come Presidente del Comitato per la Corte a Casale. Si tratta di un documento che indicava, in Riccardo quella sua grande visione ” territoriale” che è stata anche ricordata nei giorni scorsi. Un documento unitario della intera Comunità. Ma, come detto e scritto una infinità di volte – del resto ampiamente documentato nei fatti-, Alessandria ci contrastò fino alla fine ed… alla fine vinse e vinse per quella sudditanza politico-partitica dei Casalesi verso il centro del potere politico e cioè Alessandria.