Rosignano e Conzano sono stati dichiarati “Comuni Rifiuti free” in una recente graduatoria di Comuni virtuosi per la raccolta dei rifiuti. L’hanno ottenuta non solo per avere raggiunto la percentuale di raccolta differenziata del 65 per cento, richiesta dalla Regione, ma anche per la bassa quantità pro-capite di rifiuto indifferenziato prodotta all’anno da conferire in discarica. Entrambi i Comuni hanno una percentuale media di produzione pro-capite inferiore a 75 chilogrammi annui a testa. La quantità è strettamente legata alla raccolta differenziata. Più differenzi, con l’avvio a prodotti che possono essere riciclati, meno sarà la quantità di rifiuto da consegnare in discarica, che è quello che incide sui costi, appunto perché non riciclabile. La classifica di Legambiente è suddivisa tra paesi con popolazione differente, sotto i 5000 abitanti, tra 5000 e 15 mila, sopra i 15 mila e con i Comuni capoluogo.
<Un risultato – commenta il sindaco di Rosignano, Cesare Chiesa, ex presidente del Consorzio Casalese Rifiuti CCR – che ci rende orgogliosi perché già l’anno scorso abbiamo ricevuto l’appellativo di “Comune riciclone” e questo incide sulla politica del paese, sempre più impostata sul turismo, sugli aspetti ambientali e sulla sostenibilità. Per queste caratteristiche siamo diventati località “Bandiera arancione”>. E dunque Chiesa richiede un’attenzione particolare nei riguardi delle Comunità virtuose, <con un minore costo tariffario che premi lo sforzo effettuato dalla popolazione>. Una richiesta che vede d’accordo anche Conzano, perché uno dei problemi per chi già da anni effettua la raccolta differenziata dei rifiuti a Tarip (a tariffa puntuale) non vede sufficientemente premiato lo sforzo per dividere correttamente i rifiuti.
È partita intanto dal 1° gennaio in un’altra ventina di Comuni del casalese la raccolta differenziata “spinta” cioè a Tarip per cercare di ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato che finisce in discarica. Troppo presto per potere dare qualche risultato confortante, ma gli esempi di diversi Comuni che già attuano questo tipo di raccolta con ottime percentuali dovrebbe fare riflettere. Si è però in attesa di sapere quali sperimentazioni si attueranno per i centri più grandi, Casale e Moncalvo.