Dal 5 al 15 maggio una delegazione di studentesse e studenti di tutti gli indirizzi dell’Istituto Superiore Cesare Balbo di Casale Monferrato, accompagnata dalla dirigente scolastica Emanuela Cavalli e dalla docente di lingua e cultura cinese Silvia Torchio, è stata protagonista di uno scambio culturale intenso e formativo con la Nankai Lijiang Secondary School della città di Chongqing, in Cina.
L’iniziativa, nata da un progetto promosso nell’alveo del festival di fotografia MonFest di
Casale Monferrato, sotto la direzione artistica di Mariateresa Cerretelli e Luciano Bobba, è stata programmata, insieme alla scuola, dalla fotografa Elena Givone, che ha accompagnato la delegazione e ha condotto un laboratorio fotografico teso a promuovere il dialogo interculturale.
All’arrivo a Chongqing gli studenti italiani sono stati calorosamente accolti dalla scuola e dalle famiglie in cui hanno trascorso i dieci giorni di studio e soggiorno in Cina. Questa formula di ospitalità ha permesso ai giovani di conoscere in modo autentico le abitudini quotidiane degli studenti e delle loro famiglie e di vivere un vero e proprio confronto tra culture diverse.
Il programma di scambio è stato ricco di esperienze. Dalle ore in classe per conoscere da vicino il sistema scolastico ai moltissimi laboratori per scoprire la millenaria tradizione culturale cinese nei suoi diversi aspetti: dalla musica alle arti marziali, dalla ceramica alla cucina. Numerose anche le attività di visita in città e di luoghi di interesse storico culturale, come le sculture rupestri di Dazu, risalenti al settimo secolo, inserite nell’elenco dei siti patrimonio dell’umanità Unesco.
Durante il soggiorno la delegazione ha anche partecipato ad un significativo incontro, promosso dal Consolato a Chongqing, di valorizzazione della letteratura italiana per ragazzi nel mondo, contribuendo attraverso le proprie esperienze di lettura durante l’infanzia e l’adolescenza.
«Un proverbio cinese afferma: “Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita”. Questo è quello che hanno sperimentato i nostri alunni, per alcuni dei quali era la prima volta che affrontavano un viaggio, e che abbiamo ritrovato anche noi adulti accompagnatori» sostiene la dirigente Cavalli, e continua: «D’altra parte non solo la cultura cinese, ma anche quella definita occidentale, ha sempre sottolineato i vantaggi in crescita umana nell’incontro con culture altre. Non possiamo, quindi, che essere profondamente grati a coloro che ci hanno coinvolto nel progetto, alla città di Chongqing e alla scuola Nankai Liijiang, per aver dato questa possibilità ai nostri ragazzi. Stiamo già organizzando la loro accoglienza e preparando il prossimo viaggio del Balbo, perché per noi, come per Ungaretti, “la meta è partire”, così che i nostri alunni possano sperimentare che la destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose».