“Malattia invisibile”, così viene chiamata l’endometriosi. Una malattia che però non può essere ignorata se secondo le statistiche circa 3 milioni di ragazze in Italia e 14 milioni in Europa ne sono affette. Per questo è significativa l’inaugurazione della panchina gialla che si è tenuta sabato 10 giugno presso i giardini pubblici della stazione di Alessandria. La panchina, dipinta di giallo (colore tipicamente associato all’endometriosi) dalla pittrice e insegnante del Liceo Bovio Cavour Paola Ferraris, è un segno di supporto e di sensibilizzazione verso questa tematica, che solo recentemente sta ricevendo l’attenzione che merita.
L’iniziativa fa parte di un progetto di “decorazione delle panchine all’interno dei giardini pubblici della stazione per imprimere la presenza, le attività e le cause delle associazioni / enti scolastici del territorio”, come si può leggere nella mozione presentata dal movimento 5 stelle di Alessandria. Fondamentale per la realizzazione di questa panchina è stato inoltre anche il contributo dell’associazione Nuove Frontiere, dell’Ospedale di Alessandria, del Comune di Alessandria e dell’Associazione “la voce di una è la voce di tutte”.
Hanno aperto l’evento l’assessore ai lavori pubblici Michelangelo Serra, che ha portato i saluti istituzionali, e il consigliere di Alessandria Francesco Gentiluomo, che ha illustrato la mozione sopracitata.
Hanno poi preso la parola le esponenti di nuove Frontiere Alessandra Bozzo e Alice Russo, che hanno parlato della nascita del progetto di sensibilizzazione sull’endometriosi, iniziato da una collaborazione con Erika Fratollillo, ragazza affetta da endometriosi con cui avevano fatto una diretta su instagram intitolata “corpi senza voce” .
Ha poi parlato Alessia Astolfi, vicepresidente dell’associazione “la voce di una, è la voce di tutte”, che ha portato la sua esperienza personale, fatta anche di negligenza medica. Infatti, prima che le fosse diagnosticata l’endometriosi, alcuni medici le avevano prescritto una cura a base di psicofarmaci che hanno ulteriormente compromesso la sua salute. Solo grazie all’aiuto del dottor Francesco Deltetto e alla dottoressa Anastasia Ussia ha poi potuto sottoporsi ai trattamenti di cui aveva veramente bisogno. “Quest’associazione è nata perché nessuna donna debba sopportare quello che io e tante altre donne abbiamo subito” ha dichiarato l’Astolfi.
Sono anche intervenuti il dottore David Bosoni e la dottoressa Prete, che hanno espresso il loro supporto verso questa iniziativa e la loro volontà di collaborare per tenere corsi di formazione sull’argomento volti a sensibilizzare lo staff dell’ospedale sul tema.
Presenti all’evento anche i coordinatori regionali movimento 5 stelle Sean Sacco e Sarah Disabato, che hanno evidenziato l’importanza di portare consapevolezza su questi argomenti che riguardano tutti. La Disabato ha inoltre rivelato che anche lei sta facendo un percorso di accertamenti medici per capire se è affetta o no da endometriosi.
Dopo l’inaugurazione con il taglio del nastro, è stato offerto agli ospiti un buffet con anche dei macaron gialli forniti dalla pasticceria Selene di Cerrina Monferrato.