Smart City e Bilancio Partecipativo

di Alessandra Bozzo

da Nuove Frontiere News Settembre 2016

Il crescente interesse che le città italiane stanno dimostrando verso il modello delle smart city – città intelligente – dimostra che l’ottimizzazione della ricerca di strategie di pianificazione urbana sia ormai diventata una necessità imprescindibile.
L’ esigenza di ottimizzare le infrastrutture materiali della città, i servizi pubblici, le tecnologie della comunicazione, la qualità energetica e l’ambiente, rappresenta un concetto basato sull’efficienza della gestione della qualità della vita e della partecipazione dei cittadini nel governo delle città.
Quale potrebbe essere la ricaduta del modello smart city sulla nostra città? Sogni! Le aziende che chiudono, con le proprie strutture addirittura aggredite dalla vegetazione, la pianificazione urbanistica che latita, i servizi pubblici molto lontani dall’ottimizzazione, l’ambiente che faticosamente acquisisce miglioramenti, i servizi per il cittadino come il tribunale ormai trasferito, che dire dei trasporti quando vediamo i binari pure essi invasi dalle erbacce.
Più che di città intelligente sarà opportuno parlare di città in disarmo. Quante volte in città abbiamo sentito parlare o letto del declino di Casale, ormai tutti ne sono tristemente e rassegnatamente consapevoli, o quasi. E l’Amministrazione? Non sembra accorgersi o rendersi profondamente conto di tutto ciò. È ormai conclamato lo scollamento tra istituzioni e collettività. Riteniamo sia quanto mai opportuno rimettere al centro il cittadino come soggetto veramente partecipe delle decisione della governance cittadina.
Nuove Frontiere al fine di portare i cittadini ad una partecipazione diretta alla vita politica della città, ha più volte proposto l’istituto del Bilancio Partecipativo o partecipato, che consiste nell’assegnare una quota di bilancio della città alla gestione diretta dei cittadini. Con tale struttura possono essere presentate proposte per la realizzazione di specifiche finalità e progetti potendo interagire e dialogare con l’istituzione per ottenere benefici comuni.
Poco dopo l’insediamento dell’attuale Amministrazione, Nuove Frontiere organizzò un convegno per approfondire lo sviluppo e la conoscenza dell’istituto del Bilancio Partecipativo con la presenza di relatori qualificati e esperti portatori della propria personale esperienza della positività dei loro progetti. Al convegno presero parte i massimi Amministratori cittadini che intervennero nel dibattito, respingendo con un sorriso la fattibilità di tale progetto, sostenendo che i cittadini sarebbero stati coinvolti direttamente attraverso le Consulte in via di definizione. Sono trascorsi anni. Ci domandiamo: i casalesi si sentono coinvolti da questa Amministrazione?
Come è nostra abitudine, siamo disponibili ad ascoltare e dialogare con tutti!

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