La svolta delle energie rinnovabili dovrebbe seguire un percorso di responsabilità e di massima compatibilità ambientale, a maggior ragione perché è “verde” (o dovrebbe essere) la scelta di affidarsi a impianti eolici o fotovoltaici. Invece, la speculazione è sempre in agguato. E in Italia progressi vanno fatti non solo nella quantità degli impianti, ma nella qualità dei siti individuati. Se si affida – come sta succedendo – la pianificazione ai privati, si rischia di perdere su tutti i fronti, anche perché i siti vanno scelti dove si fa il minimo danno e c’è fabbisogno energetico, e non “a caso”, consumando il suolo disordinatamente, e seguendo le speculazioni del capitale investito. E questo è tema che divide le istanze dello stesso mondo ambientalista. Ecco perché invece la pianificazione va affidata allo Stato di concerto con le Regioni, coinvolgendo gli enti locali e seguendo procedure di tutela
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’analisi di STEFANO DELIPERI, presidente Gruppo di Intervento Giuridico
IL – 3 LUGLIO 2023