Pubblicato su Il Monferrato di venerdì 1 ottobre 2021
La polemica scaturita dai “chiarimenti” del presidente di Energica Paolo Secco su interpretazioni di stampa e alle proteste di numerosissimi cittadini (non “da alcuni” come da lui asserito) e associazioni in merito alla futura denominazione del PalaEnergica sono puramente gratuite, capziose e inutili. Poco rileva come esposto dal presidente che al nome del Palazzetto Paolo Ferraris, che rimarrà tale (ci mancherebbe) sarà affiancata la denominazione commerciale PalaEnergica, la divulgazione e veicolazione della denominazione sarà fatalmente solo quella di PalaEnergica (non prendiamoci in giro), con l’inevitabile oscuramento del nome di Paolo Ferraris, in assenza del quale non sarebbe mai sorto questo palazzetto, e lo afferma lo scrivente poiché visse con Paolo tutte le vicissitudini volte ad impedirne l’edificazione. E come se non bastasse si rileva una grave caduta di stile: la minaccia di adire a vie legali nei confronti di giornalisti e giornali sui quali continua a servirsi con noiose missive tra l’affettato e il supponente…!
Conobbi Paolo Ferraris all’inizio degli anni ’70, eravamo coetanei, aderivamo entrambi alla DC, eravamo tifosi della stessa squadra di calcio, la Juventus, eravamo appassionati dello sport ed in particolare della pallacanestro. Da questa frequentazione non poteva che scaturire il desiderio di un Palasport, lui come amministratore io come presidente della Junior Pallacanestro. Superfluo dire che il merito fu interamente suo, con le traversie che ne coinvolsero la realizzazione, Alessandria compresa, ma di questo ne parlerò in un altro momento.
Vorrei condividere un ricordo personale. Quando nel 1996, Federgest srl, di cui ero AD, vinse la gara pubblica per la gestione del Palasport, come presidente della Junior Pallacanestro abbinai l’inaugurazione dell’impianto con la ricorrenza dei 40 anni di vita della Junior stessa, con tanto di sfilata delle associazioni casalesi con cerimoniale olimpico. Durante la manifestazione giunse al palazzetto Paolo, ormai minato dal male, accompagnato da amici, gli andai immediatamente incontro e stringendogli la mano gli dissi: “Ce l’abbiamo fatta!” Lui fece un cenno di assenso col capo accennando un sofferente sorriso. Era molto stanco, non si fermò a lungo. Fu l’ultima volta che lo vidi, ci lasciò dopo qualche mese…
L’anno successivo feci protocollare in Comune, sempre come AD di Federgest srl, la richiesta di intitolare il Palazzetto a Paolo Ferraris. In una domenica mattina di una tipica giornata autunnale, alla presenza di numerose persone avvenne, per merito dell’Amministrazione, l’intitolazione!
Tuttavia un ringraziamento è doveroso all’apparato amministrativo per la geniale pensata del “naming” PalaEnergica, infatti hanno contribuito a far conoscere alle nuove generazioni (e chissà anche a loro) chi era Paolo Ferraris con tutta la sua grande capacità di lungimiranza amministrativa, come in molti hanno ricordato in questi giorni, che il destino ci ha tolto prematuramente, troncando una brillante ascesa politica. Quello che più sconcerta è che nella serata di presentazione buona parte dei presenti non hanno mai conosciuto Paolo e certamente pochissimi avranno al massimo scambiato qualche parola con lui, e qui l’ignoranza storica rimarca nuovamente i suoi effetti! Ragione per la quale il “PalaFerraris” meritava, anzi merita di essere veicolato maggiormente in questo momento ricorrendone il 25 anniversario della morte. Un manager qualificato come Paolo Secco certamente dovrebbe essere in grado di promuovere strategie alternative di promozione di un marchio commerciale, in questo caso Energica, senza spenderlo in un “banale”: “naming rights”, con un contributo annuo di 20.000 euro per l’intera durata del contratto a beneficio del gestore… utente di Energica…
Inoltre, per favore, non si appaino altre figure, pur meritorie, come soggetti determinanti alla realizzazione della struttura sportiva! E qui è quanto mai appropriato citare il manager Secco nel suo primo comunicato stampa quando scrive: “Concludo auspicando che chiunque intenda diffondere o commentare qualsiasi genere di notizia si premuri di verificarne prima la veridicità”. Me lo auspico…!
Concludo sostenendo che sarò sempre contrario ad affiancare un brand commerciale alla memoria e al rispetto di Paolo Ferraris! Come associazione ci attiveremo nel sostenere ogni iniziativa volta a rispettarne la sua figura di uomo politico che tanto si prodigò per il nostro territorio!