Nel Giorno della Memoria, Italia Libera ricorda una delle pagine meno note dell’Olocausto: il lager nazista in territorio francese, nell’Alsazia, che divenne anche — orrore nell’orrore — laboratorio di esperimenti su quasi un centinaio di prigionieri ebrei. Quando i militari statunitensi entrarono nell’edificio, a quel punto vuoto — era stato già abbandonato dai nazisti in fuga — faticarono a comprendere cosa fosse successo in quel posto nascosto tra le montagne. Lo Struthof, a 60 chilometri da Strasburgo, sul Mont-Louise, era una località turistica francese rinomata per la qualità dell’aria, per la natura rigogliosa e per le piste da sci. Con l’invasione tedesca della Francia, nella seconda guerra mondiale, il 19 giugno 1940 la Wehrmacht occupa l’Alsazia-Mosella e la ingloba nel Terzo Reich. Chi si oppone ed entra nella Resistenza, se viene preso finisce nel gelo invernale del Natzweiler-Struthof con il marchio NN sulla schiena. Quel marchio significa “Nacht and Nable”, “Notte e Nebbia”, il nome della direttiva confezionata per chi deve morire, senza lasciare traccia, dopo stenti e lavoro duro nella vicina cava di granito rosa
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
Il ricordo di CESARE PROTETTÌ
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