L’assessore alla cultura di Casale Monferrato Daria Carmi ha pubblicato un prospetto bufala che più bufala di così non si può, nemmeno con il candeggio, dove appare che l’Italia è il paese con minor tasso di presenze immigrati d’Europa(poco più del 2 per cento).
Mi auguro che Daria sia più scrupolosa nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche e prima di piazzare l’artiglieria sull’
alzo “zero”, conti almeno fino a quaranta, la gallina canta.
Questa pubblicazione ha dato la stura ad interventi alla campa cavallo che l’erba cresce, presentati – al colto ed all’inclita- in maniera didascalica e con il sussiego distaccato dell’ illuminato al tapino.
In realtà la percentuale di immigrati –dati ufficiali ISTAT- è dell’8,80.
Gli immigrati sono poco più di cinque milioni e mezzo dei quali poco meno di seicentomila sono gli irregolari- detti clandestini- cioè quelli privi di titoli (lavoro, profughi politici e di guerra ) per aver diritto all’asilo; i profughi regolari, e quindi non clandestini, con queste caratteristiche sono poco meno del 7 (sette) per cento del flusso migratorio.
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I profughi, ivi compresi i clandestini, costano allo Stato 35,50 euro giornalieri (1.065,= euro mensili) ; a queste spese vanno aggiunte quelle sanitarie, di trasporto (è più facile trovare una mosca bianca che qualcuno su treni e autobus con il biglietto).ecc..
Il Trattato di Dublino impone che l’accoglienza sia di competenza al paese in cui i profughi sono sbarcati e che gli aventi diritto all’asilo politico debbano essere ripartiti fra i vari pesi europei. Quelli senza queste caratteristiche se li tiene l’Italia, e buonanotte al secchio. (La Spagna, socialista, di Zapatero ha innalzato muri e sparava sui gommoni clandestini; la Francia ne fa più che Bertoldo- vedi Ventimiglia , Bardonecchia- anche con le donne incinte ed in malattia terminale e non lascia entrare nessuno, così pure Austria , Ungheria e compagnia briscola; La Germania, Merkel furbona, ha accolto i profughi siriani, quelli sì in fuga dalla guerra, quasi tutti di buon livello operativo inserendoli quasi tutti nella produzione; non ci sono parcheggiatori e venditori di chincaglierie siriani in Germania).
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Il trattato di Dublino, è alla sua alla sua terza edizione.
IL PRIMO TRATTATO FU RATIFICATO DALL’ ITALIA NEL 1997 (GOVERNO PRODI); IL SECONDO, NEL 2003 (GOVERNO BERLUSCONI ) IL TERZO, CHE È QUELLO ATTUALMENTE IN VIGORE, NEL GIUGNO DEL 2013 (GOVERNO LETTA).
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CONCLUSIONI PERSONALI
Appare chiaro come le lire, che per l’Italia la situazione e è insostenibile.
Ritengo che il trattato di Dublino, così come ratificato nel 2013 dal governo Letta, vada rivisto nel senso che TUTTO IL FLUSSO MIGRATORIO va diviso fra TUTTI i paesi europei;( scrivendo TUTTI intendo TUTTI.)
E’ inutile e al limite del penoso che si continui A PROPINARE ESORTAZIONI ECUMENICHE; IL Cardinale Ravasi, porporato di grande cultura e risorse, citi LUCA (ero straniero e non mi avete accolto) passando immediatamente alla concretizzazione dell’assunto (Ci sono centinaia di seminari, curie, soggiorni – vedi Spotorno- ecc. che possono essere messi a disposizione dei profughi, magari anche accollandosi i relativi 1065,00 euro di spese mensili).
Diceva un grandissimo cattolico, l’Abbè Pierre, che, DAL PULPITO, TROPPO SPESSO CI SI LIMITA A RAZZOLARE.