UNIONE EUROPEA

A Casale siamo compresi per le nostre elezioni comunali ed interessati ad esse, il che è ovvio, molto meno per quelle Europee.

Nel 1957 Riccardo Triglia ed io partecipammo a Bologna ad un Convegno nazionale di 3 giorni organizzato dalla FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) avente come oggetto e finalità un dibattito circa la formazione degli Stati Uniti d’Europa: non semplicemente di forme di aggregazioni europee. Era in già atto la CECA (Comunità del carbone e dell’acciaio sorta nel 1951) e proprio nel 1958 entrò in vigore la CEE – Comunità Economica Europea fra 6 Stati fondatori fra cui l’Italia -.

Il 1957 era l’anno successivo al 1956 quando vi fu la così detta rivoluzione d’Ungheria soffocata dal patto di Varsavia dominato dalla Russia (la rivolta in Cecoslovacchia, pure troncata dal patto di Varsavia, avvenne nel 1965): era presente, fra tanti, il presidente degli universitari cattolici ungheresi fuggito dalla Ungheria.

Fu un Convegno appassionante, con oratori e relatori di grande livello. Due linee di guida si delinearono: una, sostenente che occorreva creare subito l’Unione Politica Europea sulla traccia degli Stati Uniti (Usa), l’altra che occorreva procedere per gradi, mirando a detta Unione, attraverso la creazione via via di organismi di natura economica e fiscale e poi con moneta comune.

Ricordo in particolare un relatore che con somma decisione e veemenza si batteva perché  fosse seguita la prima strada:  in sostanza che L’Europa doveva e subito costituirsi, come Stato sovranazionale, in modo da sopire definitivamente le terribili contrapposizioni che avevano determinato, fra l’altro, la prima e la seconda guerra mondiale, e, in prospettiva,  di dar vita ad uno Stato che potesse fronteggiare in futuro i maggiori Stati che già esistevano (es.: Russia, Stati Uniti, Cina, oltreché altri in ascesa). Sosteneva quel relatore che con il passare del tempo, sarebbero riemersi in modo specifico gli interessi nazionali e conflittuali dei singoli Stati Europei.

Stravinse la tesi del procedere per passi successivi e tipicamente economici.

Sul cosa è avvenuto, cosa sta avvenendo e cosa potrà avvenire, ognuno farà le sue valutazioni.

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