Sempre più spesso ormai si sente parlare della decadenza costante di Casale a fronte della continua perdita di molte delle istituzioni che prima rappresentavano e davano un vanto alla nostra Città.
Tra i numerosi “tagli” che hanno riguardato Casale ricordiamo la sede dell’Università, voluta dal Cavaliere del Lavoro Tere Cerutti, che rappresentava un distaccamento dell’Università del Piemonte Orientale in cui era stato attivato il corso di laurea “Economia e Amministrazione delle Imprese“, corso presente esclusivamente nella nostra Città.
A lato di questa nuova sede universitaria sarebbe dovuto sorgere inoltre un Collegio Universitario. Tant’è che tutt’oggi il sito dell’UPO riporta testualmente e con rimpianto al riguardo: “Gli importanti lavori di ristrutturazione sono stati svolti dall’Ente Municipale Trevisio – Morale Laicale, che fra i compiti e le finalità, a fianco del diritto allo studio, ha proprio la costruzione di strutture adeguate al ruolo di Casale come città sede universitaria.”
Dopo pochi anni di vita della sede universitaria tuttavia, nel 2013 vi è stata una graduale “disattivazione” del corso di laurea per ragioni economiche e il Collegio Universitario non ha mai visto la sua nascita. Ricordo un particolare, piuttosto bizzarro, un mio compagno di studi che gli fu suggerito dal padre, noto professionista di Udine, di iscriversi nella sede di Casale, potendo usufruire del connesso Collegio Universitario come riportato dal sito web e fu abbastanza grottesco quando si accorse, che in realtà in Via Alessandria non vi era proprio nulla.
Venendo ai giorni nostri, sabato 15 settembre si è svolto a Vercelli l’evento Golden UPO per celebrare il ventennio dalla nascita dell’Università Piemonte Orientale e la costituzione dell’associazione Alumni che raccoglie l’adesione di tutti gli ex alunni che hanno conseguito il titolo di Laurea presso l’ateneo.
L’evento ha visto il coinvolgimento all’incirca di millecinquecento studenti, i quali, dopo la consegna del simbolico Tocco d’oro, hanno sfilato per le vie del Centro, fino ad arrivare nella storica piazza Cavour dove si è svolta la cerimonia ufficiale alla presenza del Magnifico Rettore uscente Cesar Emanuel, il rettore neo eletto Gian Carlo Avanzi, il Sindaco della città di Vercelli Maura Forte, e il Direttore di Rai 3 Stefano Cotella. I loro discorsi hanno portato a non poche riflessioni.
Parrebbe quasi inutile evidenziare come l’avere una sede universitaria sia fonte di innumerevoli benefici sotto molti punti di vista. Prendendo per l’appunto riferimento la città di Vercelli si ha subito l’impressione di una Città che ha saputo rinnovarsi, cogliere l’opportunità e che ha fatto della cultura il suo punto forte e strategico.
Durante la cerimonia, Casale non è mai stata citata come (passata) sede universitaria ma venivano esaltate solo le sedi di Vercelli, Novara e Alessandria. È normale sentirsi tagliati fuori da realtà che stanno vivendo un florido momento di crescita. I giovani ormai sono sempre più spinti ad affacciarsi altrove , sia lavorativamente che per il proprio percorso scolastico. Anche qui risulta evidente che Casale avrebbe dovuto difendere strenuamente la sede universitaria e gradualmente accrescerla ampliandone l’offerta formativa. L’occasione è stata drammaticamente persa e con essa anche i benefici che sarebbero ricaduti su Casale.
Posso testimoniare come studentessa che ha frequentato il corso triennale nella sede di Casale, che lo stesso era ben organizzato, con docenti qualificati e che portava con sé un numero sempre crescente di studenti molti dei quali erano alessandrini, vercellesi e astigiani.
Al termine della cerimonia si è svolto il Graduation Day con il lancio del tocco d’oro da parte di tutti gli ex studenti. La presenza di Casalesi purtroppo è stata tutt’altro che numerosa, evidentemente hanno rivolto le loro scelte a livello universitario verso altri atenei.
Allora è vera la decadenza della nostra città e il suo stagnamento. Qualcuno potrà porre rimedio a questa tragica perdita strategica?
Da Il Monferrato de il 5 ottobre 2018