Verso gli ottant’anni del Liceo Scientifico Palli

Il 9 luglio 1941 il Prefetto di Alessandria inviava la comunicazione ufficiale che il Ministero dell’Educazione Nazionale aveva accolto favorevolmente la richiesta casalese per l’istituzione di un nuovo liceo Scientifico. Gli impegni presi a Casale erano stati rispettati, ma rimanevano pochi mesi prima dell’inizio dell’anno scolastico e si rese necessaria l’autorizzazione per adottare la procedura d’urgenza per l’appalto dell’arredamento e delle attrezzature scolastiche. Voluto dalla città di Casale Monferrato, la prima in Piemonte dopo il capoluogo, il Regio Liceo Scientifico ebbe i suoi natali il 16 ottobre 1941. Respinta la richiesta di intitolazione a Bruno Mussolini, il figlio del Duce scomparso in un incidente aereo, il Collegio dei Docenti nella seduta del 19 gennaio 1942 deliberava con volontà unanime di intitolare la scuola a tre fratelli casalesi: Natale (il pilota della leggendaria spedizione di Gabriele D’Annunzio nei cieli di Vienna il 9 agosto 1918), Silvio e Italo Palli, aviatori coraggiosi caduti in azioni di guerra.

A ricoprire la carica di capo d’istituto fu chiamato da Caltanissetta il Prof. Giovanni Vizzini, già preside del Liceo Scientifico di quella città, poi sostituito dal Prof. Felice Lovera. Voluto dall’intraprendenza e dalla determinazione degli imprenditori dell’industria estrattiva della calce e dei cementi, per la formazione in sede di maestranze ben preparate, il Liceo casalese aveva incontrato fin dalla nascita il favore della cittadinanza e al terzo anno di vita contava già, nonostante le difficoltà del periodo bellico, 193 iscritti e un efficiente laboratorio per le analisi necessarie all’industria del cemento…

Al di là della specializzazione scientifica, tra i motivi di successo del nuovo indirizzo fu determinante, al di là della specializzazione scientifica, la presenza di un qualificato gruppo di docenti, tra cui spicca la figura del Prof. Carlo Casalegno, per due anni insegnante a Casale Monferrato a partire dall’anno scolastico 1942-43, testimone di cultura e di libertà fino al martirio. Dopo l’8 settembre 1943, favorita dalle durissime condizioni di vita, la diffusa coscienza antifascista incontrava larga adesione in città, soprattutto tra i giovani studenti che parteciparono alla Resistenza sotto la guida coraggiosa del loro Preside, Felice Lovera…

Al termine del conflitto la scuola veniva ancora presa d’assalto, non militare, ma da parte di tanti giovani desiderosi di ritrovare una collocazione nella vita civile e di dare un contributo alla ricostruzione del Paese. A distanza di più di cinquant’anni da uomini e fatti che sono entrati nella storia, l’edificio che si affaccia sulla grande piazza Castello presenta ancora quel volto grave e austero, così famigliare nel ricordo di tanti studenti che qui hanno trascorso le tappe della loro vita scolastica, ma il vero cambiamento, invisibile all’esterno, si è registrato all’interno della Scuola che si è aperta al mondo del lavoro, proponendo competitività, alto grado di professionalità e impegno lavorativo serio e responsabile…….”

Così scriveva, nel 2007 sul sito della scuola il Professor Dionigi Roggero, docente assai stimato di storia e filosofia proprio dello Scientifico Palli e autorità della cultura cittadina.

A quasi ottant’anni dal 16 ottobre 1941, giorno inaugurale del Palli, l’Istituto Superiore Cesare Balbo, nonostante la pandemia ha deciso di celebrare quell’evento costituendo un Comitato con accesso libero a tutti gli ex insegnanti e studenti per realizzare una piena promozione della grande memoria della scuola di Piazza Castello.

La riunione di inizio, che si spera di svolgere in presenza nell’Aula Magna intitolata propri a Carlo Casalegno, si svolgerà venerdì 30/04/2021 alle ore 16.00 con triage all’ingresso.

E’ previsto, proprio a cura del Professor Dionigi Roggero, un aggiornamento del volume celebrativo del ’50 con i nomi di tutti coloro che hanno frequentato lo Scientifico Palli fino ad oggi.

La Professoressa Maria Luisa Nebbia curerà, invece, tutta la parte fotografica con il recupero della memoria visiva e con l’allestimento di spazi specifici all’interno dell’Istituto.

Covid permettendo, per l’Ottantesimo si svolgerà una “Lectio Magistralis” nella data inaugurale con una grande personalità della cultura scientifica italiana, e una cerimonia nel cortile della scuola con gli ex alunni e gli alunni che saranno chiamati ad allietare la giornata anche con momenti musicali e teatrali.

Nel corso dell’anno poi si cercherà di dare particolare rilievo alle iniziative tradizionali del Liceo come la Festa della Scienza.

 

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