Il Comitato Casale Monferrato Capitale della DOC “sostiene fermamente questa start col fine di poter avviare la pianificazione di un’agricoltura moderna e innovativa e come lotta alle zanzare, perché se si continua con i soliti metodi il turismo in Monferrato resterà solo una chimera”.
Come è nella sua finalità istitutiva Nuove Frontiere sostiene questo progetto al fine di favorire finalmente uno sviluppo responsabile del turismo in Monferrato.
Fonte: La Stampa – di Franca Nebbia
Il drone Pbk ideato dagli ingegneri Roberto Grassi e Antonio Carlin del Politecnico di Torino darà una dimostrazione delle sue ampie multifunzionalità il 28 luglio alle 9 alla Grangia di Montarucco a Trino.
L’iniziativa è stata presentata alcuni giorni fa all’Aeroclub di Vercelli dove si terranno corsi per piloti di questi droni da usare in agricoltura.
Il drone Pbk era già stato presentato mesi fa dagli ideatori all’Istituto Agrario Luparia di San Martino di Rosignano con la doppia funzione di trattamenti in agricoltura e di lotta alle zanzare. Doppiamente utile dunque in territori prevalentemente risicoli come il casalese e il vercellese. «Ma è stato migliorato – ha aggiunto Roberto Grassi – ha un peso di circa 25 chili, eliche da 75 centimetri, costi inferiori rispetto all’elicottero che veniva impiegato fino a qualche anno fa. Si abbassa infatti a poca distanza dalla coltura provocando l’apertura della pianta sottostante e facendo penetrare il prodotto che si vuole usare. La sua duttilità consente di regolare la distribuzione del prodotto sia goccia a goccia che micronizzandolo. L’altro vantaggio è che, potendolo pilotare così vicino alle colture, sarà pochissimo il prodotto che si disperde». L’elicottero con eliche molto lunghe disperde il prodotto lontano dal luogo in cui si intende intervenire, «mentre le eliche del drone di 75 centimetri avranno una deriva massina di poco più di un metro».