“Il rapporto tra popoli è differente dal rapporto tra i governi”. Questo è stato il filo conduttore della cordiale conversazione avuta con Maria Vedrinskaya, Console Generale della federazione russa con sede a Genova, che ha fatto visita all’associazione “Russkij Dom di Anton Cecov Ets” di Camagna.
“Russkij Dom di Anton Cecov Ets” – Casa Russia Anton Cecov Ets – è stata costituita all’inizio del 2020, con la finalità di promuovere e sviluppare la conoscenza della lingua e cultura russa in Italia, con interscambi culturali. Si instaurò un rapporto di collaborazione culturale con Nuove Frontiere, ma purtroppo la pandemia prima e il tragico evento bellico poi hanno bloccato ogni proposito collaborativo. La Console col marito, avendo manifestato il desiderio di visitare Casale è stata accompagnata con gli amici di Camagna in un breve ma inteso tour per la città: alla Biblioteca comunale dove il direttore Mantovani ha illustrato la storia di Palazzo Langosco e del complesso di Santa Croce, durante la visita alla biblioteca molto ammirato il reparto dei libri in lingua russa, molto apprezzato un testo dello scrittore russo Yulian Semyonov, dopo la visita al palazzo Municipale è stata la volta del Duomo, apprezzatissimo, successivamente gli immancabili Krumiri Rossi, per concludere il Castello Paleologo.
Durate il pranzo che ne è seguito abbiamo avuto modo di poterci conoscere, ragionare e confrontarci sull’attualità che ci sta coinvolgendo.
Maria Vedrinskaya, nata Mosca, ha frequentato l’università laureatasi all’Istituto Statale delle Relazioni Internazionali, prediligendo la lingua italiana per la sua storia e cultura. Entra nel corpo diplomatico e nel 2000 è assegnata all’Ambasciata russa di Roma, nel 2020 è nominata Console a Genova comprendente la circoscrizione che comprende oltre la Liguria la provincia di Alessandria per uno storico legame e la parte nord della Toscana.
Maria, che parla un ottimo italiano, dimostra grande intelligenza e simpatia. Le sue risposte alle nostre domande sono sempre improntate alla gentilezza e naturalmente con grande diplomazia. Come si diceva il suo dialogo è sempre rivolto al rimarcare la differenza tra la collaborazione ed il rispetto tra il popolo russo e quello italiano mentre il rapporto con i governi pragmaticamente non coinvolge la sua missione da console volta esclusivamente ad assistere la comunità russa (circa 30.000) presente sul nostro territorio.
Alla mia domanda, rivolta a ciò che sta avvenendo, non vi sentite schiacciati, condizionati dallo strapotere cinese, Risponde: “Stiamo cercando di affermare un mondo multipolare. I rapporti con la Cina sono di reciproco rispetto. Ciò che accomuna i popoli è l’accoglienza tra i popoli”.
Non potevo esimermi dal chiedere quale è stato l’impatto sul popolo russo la caduta del Muro dio Berlino e del comunismo. Maria risponde lapidariamente “è stato gestito male, le conseguenze le stiamo vivendo adesso, siamo molto più spostati verso oriente. A livello personale lo giudico molto male e stiamo subendo gli effetti proprio in questi giorni”.
Concludiamo la cordiale conversazione con una domanda sibillina, cosa pensi della Wagner? Con grande diplomazia sorridendo risponde: “Wagner… un grande musicista…!”